colesterolo: alimenti permessi


 

Alimenti permessi

verdure cotte e crude
Frutta fresca di stagione
Pesce bianco o azzurro sarde, sgombri, tonno in scatola al naturale, crostacei
Carne bianca, agnello magro, maiale, cacciagione
Latticini latte scremato, yogurt magro, formaggi magri
Oli olio di oliva, di mais, di sesamo, di girasole
Legumi soia, ceci, fagioli, fave, piselli
Cereali pane non condito, pasta, riso, orzo, crusca
Dolci meringhe, torte e biscotti fatti in caso senza burro e con poco tuorlo d'uovo, sorbetti di frutta
Bevande acqua, spremute di frutta, centrifugati

Latte intero: Il latte intero ha un elevato contenuto di grassi saturi rispetto al latte scremato. Nel latte intero circa il 50% delle calorie proviene dai grassi saturi (g 3,6%) e anche la quantità di colesterolo in esso contenuto è alta. Una valida alternativa, che permette comunque di non rinunciare alle proteine, al calcio e agli altri principi nutritivi che il latte contiene, è quella di scegliere latte parzialmente scremato (g 1,5% di grassi) o addirittura scremato (g 0,1% di grassi). Discorso analogo vale anche per lo yogurt.

Formaggi: Anche i formaggi contengono elevate percentuali di grassi saturi. Quelli meno grassi e cioè quelli che ne contengono meno del 20% 80110 i fiocchi di formaggio magro (g 7,1%), la ricotta di vacca (g 10,9%), quella di pecora (g 11,5%> e la mozzarella di vacca (g 19.5%). Per chi amasse i formaggi, quindi, le scelte, in caso di colesterolo alto, sono abbastanza limitate.

Panna, gelato Si tratta di alimenti il cui contenuto in grassi è di molto superiore a quello del latte intero da cui derivano. li loro consumo va pertanto assoluta-mente contenuto da parte di chi ha problemi di colesterolo elevato. Ricordare sempre che la panna è un ingrediente utilizzato per la preparazione di alcuni piatti, dei dolci, dei dessert.

Uova: Un tuorlo d'uovo contiene oltre 200 mg di colesterolo e quindi di questo alimento, che èanche una preziosissima fonte di proteine, non si dovrebbe abusare. Sarebbe preferibile non consumare più di 3-4 uova alla settimana, includendo in questo numero anche quelle utilizzate per cucinare. È meglio censumarle cotte e, proprio per sfruttare al massimo il loro apporto proteico, preferire l'albume al tuorlo.

Pane e derivati Molto spesso contengono uova e sono ricchi di grassi saturi o di grassi vegetali che però non sono sempre fra quelli "buoni". Capita infatti frequentemente che dietro la generica dizione "contiene grassi vegetali  si nasconda la presenza di grassi derivati dagli oli di palma o di cocco che, pur essendo effettivamente vegetali, risultano in realtà molto più ateregeni dei grassi animali. Chi avesse il colesterolo elevato quindi non ne deve abusare o quanto meno deve essere certo che siano preparati con olio extravergine di oliva o con oli di semi di qualità e con albume di uovo.

Grassi e oli per cucinare I principali grassi di origine animale (burro, lardo, strutto) apportano, come detto sopra, grassi saturi e sono anche ricchi di colesterolo, per cui il loro consumo sarebbe da contenere. È opportuno fare anche attenzione al fatto che questi grassi sono ingredienti molto utilizzati per cibi elaborati e dolci, alimenti con i quali quindi non si dovrebbe eccedere. Per quanto riguarda gli oli, quello di gran lunga più consigliabile sia crudo, sia per cuocere o anche per friggere è l'olio extravergine di oliva che però, se di qualità, ha costi abbastanza elevati. Al suo posto, possono essere utilizzati anche oli di semi (olio di mais, di girasole, di scia, di sesame) che sono anch'essi poveri di grassi saturi. Sempre a proposito dei grassi per cucinare, merita un accenno il possibile utilizzo delle margarine. Anche se effettivamente sono di derivazione vegetale, per cui dovrebbero contenere grassi polinsaturi, le margarine, in realtà, non sono poi così indicate in chi ha problemi di ipercolesterolemia. Per garantirne la conservabilità e per aumentarne la consistenza, infatti, i grassi vegetali con i quali si preparano le margarine vengono sottoposti ad un procedimento chimico cosiddetto di "idrogenazione catalitica" che, modificandone la struttura, li rende solidi e quindi commerciabili in confezioni simili a quelle del burro, Purtroppo però i grassi così modificati diventano aterogeni come quelli animali. Fanno eccezione le margarine che vengono sottoposte ad una idrogenazione solo parziale e che per questo mantengono una consistenza semisolida e sono definite a "pasta tenera".

Carne In linea generale vanno preferite le carni bianche private della pelle e delle parti grasse prima della cottura (pollo, tacchino, coniglio. vitello) e quelle rosse, ma povere di colesterolo (manzo, agnello, maiale magro, struzzo). Fa eccezione alla regola di eliminare la pelle, il pollo quando viene arrostito. Vanno invece limitate altre carni quali anatra e oca.

Frattaglie Con questo termine si definiscono il fegato, il cervello, il cuore, i reni. Escluso il cuore, tutte le frattaglie contengono un'elevata quantità di colesterolo. per cui è opportuno limitarne il consumo. Per quanto riguarda il cervello di vacca. il suo commercio, dopo i casi di 'mucca pazza  e stato comunque vietato.

Insaccati Comprendono, come è noto, salsiccia, salame, mortadella e wurstel. Sono molto ricchi in grassi e circa 70-80% delle calorie da loro apportate derivano proprio da questi. Si tratta ovviamente di grassi animali e quindi saturi. In commercio si possono trovare anche prodotti a contenuto relativamente basso di grassi e quindi, al momento dell'acquisto, è molto importante leggere attentamente le etichette nutrizionali.

Frutta secca e semi Pur essendo alimenti ricchi di grassi e quindi a elevato apporto calorico, contengono quasi solamente grassi "buoni" e non contengono colesterolo, per cui il loro consumo non ne aumenta il livello nel sangue. Da non trascurare il fatto che seno anche ricchi in proteine, ma purtroppo anche di calorie.

Pesce Il pesce può essere grasso o magro, ma in ogni caso, rappresenta uno degli alimenti migliori che si possono consumare. Questo è dovuto al fatto che il pesce contiene un particolare tipo di grassi chiamati ''omega 3', che, nel nostro organismo, svolgono diversi ruoli e in particolare, sono implicati nel condizionamento di molte patologie, specialmente ma non solo, a livello cardiovascolare per la loro azione antiaterosclerotica. Sono particolarmente ricchi di omega 3 i pesci che vivono in acque profonde e fredde (salmone, acciuga. sgombro. sardina, aringa. tonno) che si nutrono di plancton molto ricco di questi grassi e quindi ne concentrano il contenuto nel loro corpo. Dal punto di vista medico, l'interesse per gli omega  3 è iniziato alla fine degli anni settanta, quando alcuni ricercatori rilevarono come l'elevato contenuto di questi grassi nella alimentazione tradizionalmente seguita dagli Esquimesi in Groenlandia si associasse a una bassa incidenza di patologie cardiovascolari, in particolare di infarto e trombosi. L'accurata analisi della loro alimentazione dimostrò che la principale differenza rispetto ai regimi alimentari di fibre popolazioni, nelle quali tali malattie erano invece molto più frequenti, consisteva proprio in un elevato consumo di pesce. Da allora l'utilità di una alimentazione nella quale la quota di omega 3 fosse rilevante è stata ulteriormente dimostrata in maniera incontrovertibile.

Crostacei Gamberi e gamberetti contengono colesterolo in quantità superiore a quella di molti altri pesci. Sono però più poveri di grassi saturi della maggior parte delle carni e del pollame, per cui sono comunque preferibili alle carni rosse.